La guida autonoma rappresenta uno degli sviluppi tecnologici più discussi nel settore dell’autotrasporto merci.
I progressi compiuti dai costruttori sono significativi, nonostante le sfide ancora aperte di natura legale, etica e tecnica.
Tuttavia, appare evidente come l’automazione del trasporto non sia una sfida che un’azienda possa affrontare da sola: richiede investimenti, infrastrutture, visione e collaborazione tra più attori della filiera.
Ma l’autotrasporto italiano è davvero pronto per questo salto evolutivo?
A giudicare dalla realtà quotidiana del settore, la risposta sembra essere no.
Sono ancora molte le imprese che cercano veicoli con cronotachigrafo analogico nel tentativo di aggirare la normativa sui tempi di guida e di riposo.
In questo contesto, parlare di veicoli a guida autonoma o a trazione completamente elettrica appare, per ora, più un’ipotesi futuristica che una prospettiva concreta.
È altrettanto evidente che molte aziende di trasporto faticano a sostenere investimenti importanti, talvolta costrette a ricorrere a pneumatici ricoperti pur di contenere i costi operativi.
Le tariffe proposte dai committenti spesso non consentono nemmeno di garantire standard adeguati di sicurezza sociale, tanto meno di affrontare con serenità una transizione tecnologica di tale portata.
Nel frattempo, i rischi legati all’attività quotidiana non solo non sono diminuiti, ma in molti casi sono aumentati:
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sinistri dovuti a distrazioni alla guida,
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ribaltamenti con danni alla merce,
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incendi causati da malfunzionamenti meccanici,
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danni durante le operazioni di carico e scarico,
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furti in occasione delle soste obbligatorie.
Tutti eventi che continuano a generare richieste di risarcimento, spesso accompagnate da tentativi – più o meno leciti – dei committenti di attribuire alla ditta di trasporto responsabilità per dolo o colpa grave, nella speranza di superare il limite previsto dall’euro al chilo.
Una situazione che espone l’autotrasportatore a una pressione crescente e a rischi economici molto elevati.
In questo scenario, è fondamentale porsi una domanda cruciale: l’azienda è davvero protetta in modo adeguato dai rischi legati ai danni e alla perdita delle merci?
Quando si è impegnati per oltre 15 ore al giorno nella gestione operativa della propria attività, è difficile trovare il tempo per analizzare a fondo le coperture assicurative e valutare i rischi effettivi.
È proprio qui che CSI Broker può fare la differenza.
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Il nostro obiettivo è aiutare le aziende a individuare e gestire in modo corretto i rischi connessi alla loro attività, offrendo soluzioni personalizzate ed efficaci.